Testo completo
title
“Voglio esprimere la mia piena solidarietà e sostegno al collega sindaco di Muro Lucano, Giovanni Setaro sulla sopravvivenza del Museo archeologico nazionale. Mi unisco al suo appello rivolto alle istituzioni nazionali preposte chiedendo loro di scongiurare la chiusura del presidio archeologico, un male che andrebbe a ripercuotersi sull’intera area territoriale Nord-Occidentale della nostra regione. E tutto ciò – commenta il sindaco di Ruoti, Franco Gentilesca –, a due mesi dalla presentazione del progetto RAMI sul rilancio del turismo montano italiano e dell’evento materano “Root-sin” (Regione e Apt in collaborazione con ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e con il supporto della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).
Una solidarietà che è dettata non solo dal coinvolgimento del Comune di Ruoti nel progetto Rami ma anche per la presenza nella seconda sezione del Museo archeologico di Muro Lucano, dedicata alla fase lucana del territorio con i reperti, tra gli altri, del santuario ellenistico di contrada Fontana Bona di Ruoti.
“Ma prima ancora che ai vertici nazionali credo che l’appello debba essere rivolto alle istituzioni locali – fa sapere il sindaco Gentilesca – e mi rivolgo al presidente della Regione Vito Bardi e al Direttore dell’APT, Antonio Nicoletti: “Non sono i singoli sindaci che devono assumere le sembianze di un don Chisciotte, la questione riguarda non solo l’area interna Marmo-Platano, bensì l’intera regione Basilicata, perché la cultura è un bene condivisibile e pertanto generatore di benessere per tutti”.
E nell’appello la seguente domanda: “A cosa sono serviti i nostri incontri progettuali o lo stesso “Rots-in” sulla promozione del turismo delle origini, con i relativi contatti da tutta Italia e vari Paesi internazionali se poi non si attuano scelte coerenti e nella stessa direzione? Come promuovere un turismo abolendo ed eliminando quella che è la “materia prima” della promozione turistica?”.
In questo accorato appello il primo cittadino di Ruoti chiede che quanto prima si apra un tavolo di discussione nei “luoghi decisionali” con relative soluzioni. “Dopotutto ben sappiamo – conclude – che l’amore per la propria terra ci rende capaci di provvedere a trovare reali soluzioni. In questa volontà e passione noi confidiamo”.