Grande successo per l’incontro informativo “L’Asprinio – la vitivinicoltura e Michele Carlucci tra storia, innovazione e tradizione” tenutosi nella suggestiva cornice del Museo Contadino di Ruoti dove la mostra tematica sarà visitabile per tutto il mese di novembre.
L’evento, organizzato nell’ambito del progetto “Promozione e valorizzazione della cultura e dei territori di Ruoti: la vite, il vino, l’uomo” rientra in un progetto più ampio finalizzato alla valorizzazione della vitivinicoltura delle aree interne ed è stato presentato e moderato dal Direttore dell’ALSIA Prof. Aniello Crescenzi che ha arricchito la serata con spunti di grande interesse.
Questo incontro dà seguito all’intesa siglata con un protocollo, il 6 luglio 2019, tra il Comune di Ruoti, l’Istituto Superiore Istruzione Secondaria “De Sanctis–D’Agostino” di Avellino, l’ALSIA (Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura) e l’Associazione Culturale – Recupero Tradizioni Ruotesi.
Al tavolo dei relatori e alla presenza del Sindaco di Ruoti Anna Maria Scalise e del Vice Presidente della Giunta Regionale Francesco Fanelli si sono succeduti interventi di carattere tecnico, storico e scientifico.
La prima parte dell’incontro è stata dedicata a ricordi ed approfondimenti sulla figura di Michele Carlucci, uno dei più grandi maestri dell’enologia moderna originario di Ruoti.
Sono intervenuti in tal senso illustrando l’archivio storico Carlucci, Maria Troiano a nome dell’Associazione Recupero Tradizioni Ruotesi, Giuseppe Vinci del Polo Bibliotecario di Potenza per il Fondo Michele Carlucci.
Degni di nota gli importanti interventi del Prof. Ettore Bove, che ha proposto di intitolare all’enologo di Ruoti un’aula della Scuola di Agraria dell’UNIBAS, del Presidente del Gruppo Locale PerCorsi Michele Miglionico e del Dirigente Scolastico dell’IISS De Sanctis-D’Agostino di Avellino che ha comunicato l’intitolazione dell’etichetta di un fiano al Maestro ruotese.
Ad oggi infatti, in collaborazione con il Crea di Turi, sono stati realizzati già due campi sperimentali con vitigni di asprinio e un vitigno nero sconosciuto, uno in Val d’Agri e uno sul territorio di Ruoti, risultato di un lavoro lungo di 3 anni e seguito con grande passione dal consigliere comunale Felice Faraone.
La seconda parte, invece, è stata orientata alle conoscenze acquisite sui vitigni autoctoni per uno sviluppo sostenibile e il miglioramento genetico dei vitigni Aglianico e Primitivo attraverso le tecnologie per l’evoluzione assistita, relazioni a cura rispettivamente dell’Enologo Francesco Pisani e della Dott.ssa Caterina D’Ambrosio dell’ALSIA Basilicata.
“Ed è proprio conoscendo meglio la storia della realtà in cui si vive e di coloro che ci hanno preceduti, aiuta a rafforzare la nostra idea, il nostro intento di valorizzare Ruoti e di compiere tutti gli sforzi possibili, attraverso le collaborazioni con altri enti, per portare avanti il nostro impegno a investire nella tradizione con innovazione, nella consapevolezza di quanto ciò sia importante per la crescita civile, sociale ed economica del nostro territorio. Proprio da figure come quella di Michele Carlucci, che restituiscono parte della storia del nostro comune, da cui partire e far ripartire la nostra comunità. Come Amministrazione ci stiamo provando, conferiamo, una borsa di studio in onore di Michele Carlucci agli studenti lucani più meritevoli che vogliano specializzarsi nel settore vitivinicolo presso l’Istituto de Sanctis di Avellino diventando motivo di ulteriore valorizzazione di tutta la comunità ruotese”- ha detto il Sindaco di Ruoti Anna Maria Scalise.
“Come Associazione Recupero Tradizioni Ruotesi ci occuperemo del recupero del patrimonio documentario dell’archivio Carlucci (documenti, appunti, fotografie, progetti e disegni, materiale a stampa, e pubblicazioni scientifiche e documenti personali e familiari)attualmente conservato nei locali della nostra nostra associazione. Da questa prima ricognizione risulta che l’Archivio si presenta non organizzato, e lo stato di conservazione generale delle carte non presenta particolari criticità. In ogni caso sarà necessario un’operazione di spolveratura e di pulitura all’avvio dei lavori, che si svolgeranno con l’impiego di professionisti specializzati nel recupero e nella gestione del patrimonio culturale” – ha dichiarato il referente dell’Associazione Recupero Tradizioni Ruotesi Maria Troiano.