Toni commossi, una pausa di silenzio e poi una lacrima. Un momento carico di pathos durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Gerardo Maria Cantore, da parte del Primo cittadino di Ruoti, Franco Gentilesca, nella serata di giovedì 22 u.s. presso il Museo Contadino di Taverna Foj.
Una rappresentanza cittadina in devoto ascolto del già Magistrato Cantore che ha narrato, come in un film del neorealismo, come lui stesso ha commentato, le vicende della madre “con la sua carrozzella arrivata a Ruoti, paese d’origine del marito allora fuggitivo in Eritrea”, e lui Gerardo Maria, bambino ricorda l’affetto, la generosità e la solidarietàdei cittadini ruotesi, degli zii e parenti in quei tre anni di permanenza che “sono stati –ha commentato emozionato– i più felici della mia vita”. Ripercorrere la sua infanzia, gli anni della seconda guerra mondiale e le difficoltà hanno regalato a tutti grande emozione “quella data dalla consapevolezza – ha detto Cantore – che Ruoti entra nella cronaca della mia vita, e tutto diventa palpitante. È una realtà concreta e non solo di ricordi”.
Ad accompagnarlo a Ruoti la moglie, la figlia e il genero. Ma a rendere omaggio al neocittadino, oltre ad una rappresentanza della comunità ruotese anche il prefetto della Provincia di Varese, Salvatore Pasquariello e la già sindaca di Ruoti, Annnamaria Scalise.
Il saluto iniziale del sindaco e la lettura del conferimento della cittadinanza, i ringraziamenti dell’assessore alla cultura Felice Faraone nonché il clima gioioso che si è creato hanno regalato ai presenti una serata carica di significato per le tradizioni che rinviano alle proprie radici e alla propria identità.
Un momento celebrativo dunque significativo che la comunità ruotese riconosce al già Magistrato Cantore “che ha contribuito in maniera determinante alle ricerche storiche ed alla donazione di opere letterarie alla nostra comunità per il tramite dell’Associazione culturale Recupero Tradizioni Ruotesi”.
E nell’elenco delle collaborazioni all’accrescimento della ricerca e della memoria storica ruotese, il richiamo alla pubblicazione del libro “Asmara Napoli. Cronaca di una piccola odissea” (2007), memorie di un ragazzo della Seconda guerra mondiale durante il viaggio dell’Africa passando per Ruoti a Napoli; le ricerche e il recupero della documentazione storica sul garibaldino ruotese Franco Pisanti Estratto del giornale Il Gazzettino di Basilicata n. 132 – 1885 (2009); la stesura del testo “La gente, la terra, il borgo antico di Ruoti in Lucania”, nelle fotografie di Antonio Iacobuzzi (2010); le ricerche e il recupero della documentazione sull’architetto Giuseppe Pisanti (Archivio di Stato di Napoli) “Ricordi autobiografici Giuseppe Pisanti, Napoli 1896” (2011), nonché l’importante recupero del Catasto onciario di Ruoti del 1750.
Al termine del rito di Conferimento, il sindaco ha ribadito “la sincera gratitudine e commozione per avere un cittadino onorario come l’avvocato Gerarardo Maria Cantore, persona di grande levatura culturale, sociale e morale”.