Patrimonio Artistico e Chiese
Patrimonio Artistico
Il Palazzo del Principe fu costruito nel 1620, quando Ettore Capece Minutolo acquistò il feudo, ottenendo il titolo di “Principe di Ruoti”. Sulla facciata principale è ancora visibile lo stemma dei Capece Minutolo che raffigurava un leone rampante. Il Palazzo fornisce testimonianza di almeno due fasi della sua edificazione, con il portale bugnato di sicuro periodo seicentesco e con l’ampliamento della precedente costruzione che vide l’annessione di una nuova ala sopra l’antica cappella di San Sebastiano, ormai scomparsa. L’interno offre un antico cortiletto con loggetta seicentesca, gradinate in pietra dell’Abetina, scuderie e cantine. E’ presente, inoltre un cortile più recente, databile tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800, che aveva la funzione di ricevere gli animali da soma con i quali i contadini portavano prima le decime, poi gli affitti del grano. Sull’antica loggetta, c’è un grande stemma dei Ruffo che, per eredità, ottennero i resti dell’antico feudo dei Capece Minutolo.
Probabilmente sorto in epoca normanna su preesistenti fondamenta osche e romane, in linea di massima conserva ancora molte caratteristiche dell’epoca ma nel corso dei secoli ha subito molti rimaneggiamenti e l’imposizione di numerose sovrastrutture che hanno finito col deturpare l’aspetto e la destinazione primitiva.
Antica abitazione sulla strada Dietro la Chiesa, la cui costruzione risale sicuramente alla fine del Seicento. Da notare sugli archi della loggetta le facce gorgoniche. Un affresco, rappresentante lo stemma di famiglia di un vassallo dell'epoca feudale, si trova nell'intradosso della volta a botte che costituisce il porticato di ingresso al palazzo.
Chiese
Anticamente Chiesa della Madonna delle Grazie, nel 1649, ne era beneficiario l'abbate Bartolomeo Priamo di Roma. Fu chiamata in seguito Chiesa della SS. Annunziata, e in prosieguo Chiesa del Rosario, fu ricostruita nel 1770. Si alternava con la chiesa madre come luogo di sepoltura sin quando, nel 1851, venne costruito ed usato il cimitero. Ha un portale di pietra locale da attribuirsi al 1400-1500. Vi è custodito un quadro settecentesco. Il piccolo ossario che vi era annesso al fianco destro, fu rimosso pochi anni fa, allorquando venne costruito l'asilo.
Costruita nello spiazzo omonimo, è sostanzialmente una cappella. Vi si trova un altare di pietra locale dell'Abetina che, con gli altri altari e portali delle case di Ruoti, dimostra la presenza nel 1600 - 1700 di valenti scalpellini. Altro altare più recente è dedicato a S.Donato. Sulla volta esisteva un dipinto raffigurante S. Rocco, patrono di Ruoti, con raffigurazione panoramica del paese. È stata restaurata varie volte a devozione di fedeli. Gravemente danneggiata dal terremoto del 1980 fu interamente ricostruita.
Nella località Spinosa, durante la peste del 1651, a cura del feudatario dell'epoca venne costruita, su suo terreno, la cappella dedicata a S.Rocco. In tale cappella la statua del santo viene portata in processione il 16 agosto e ripresa la prima domenica di settembre, giorno in cui vengono tributati i festeggiamenti. Anche in tale cappella, ora molto malridotta, esiste un portale di pietra dell'Abetina sul cui frontale esiste lo stemma stilizzato dei Capece Minutolo.
Le Chiese scomparse
Antica Cappella nella piccola piazza del paese. Verso il 1630 venne unita dal principe Capece Minutolo al cosiddetto "Palazzo del Principe" che in tale anno fu costruito. Il feudatario inoltre ottenne il permesso di costruirvi sopra essendo stata tolta al culto. Divenne in seguito sede della Guardia Nazionale, fu poi venduta a privati e adibita a negozio. Viene ricordata dal vicolo omonimo.
Antica cappella del 1400 circa, costruita dai Sanseverino che, come è noto, erano particolarmente devoti a San Lorenzo. Nominata in molti documenti del 1600 come cappella già sconsacrata, venne in seguito venduta ed attualmente è incorporata in una casa privata. Il ricordo ne è tramandato dalla piazzetta omonima.
Ultimo aggiornamento
16 Aprile 2021, 10:57